Giovedì 18 Aprile 2024

Riecheggiano al Sociale di Trento le arie immortali di Carmen

Venerdì 11 e domenica 13 febbraio 2011 andrà in scena al Teatro Sociale di Trento “Carmen” di Georges Bizet nel nuovo allestimento coprodotto dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Rosa; regia di Ivan Stefanutti. Nella compagnia di canto, Veronica Simeoni e Annalisa Stroppa (Carmen); Daria Masiero e Valentina Corradetti (Micaela); Calin Bratescu (don Josè); Nomn Ford (Escamillo).

Sarà uno dei capolavori assoluti del teatro musicale, “Carmen” di Georges Bizet, ad aprire al “Sociale” di Trento la Stagione lirica 2011 del Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Una stagione interamente nel segno del grande melodramma francese della seconda metà dell’Ottocento, che proseguirà ad ottobre con “Roméo et Juliette” di Charles Gounod.

Dopo alcuni anni, viene dunque proposto nuovamente a Trento lo straordinario realismo ambientale di Bizet, in un nuovo allestimento di Ivan Stefanutti che cura regia, scene, costumi, luci.

“Carmen” anticipa in qualche modo il verismo, introducendo nel teatro lirico il realismo psicologico. Uno dei più grandi estimatori di Bizet e del suo straordinario capolavoro fu Friedrich Nietzsche che contrappose il musicista francese – autore di un “ritorno alla natura, alla salute, alla gaiezza, alla giovinezza, alla virtù” – a Richard Wagner che, a suo dire, aveva invece “riempito di fantasmi” l’Europa.

Composta da Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, “Carmen” è stata tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée. Alla stesura del libretto, che introduce i personaggi di Escamillo e Micaela e rimodella il carattere di Don José, ha collaborato lo stesso Bizet, autore anche del testo della celebre “Habanera”.

Rappresentata per la prima volta il 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi, fu accolta con estrema freddezza tanto che l’autore, Georges Bizet, cadde in profonda crisi e poco dopo morì, forse suicida, a soli 37 anni. Arrivò però, in seguito, un successo unico e grandioso e le rappresentazioni si susseguirono a Vienna, Angers, Pietroburgo, Londra, Napoli e Berlino. A Parigi fu ripresa solo qualche anno dopo, nel 1883, e il 23 dicembre del 1904 raggiunse, all’Opéra, la millesima replica.

Bizet, musicista sinceramente latino per gusto e per cifra stilistica, dà pienamente misura di se stesso in quest’opera geniale, pervasa da uno scintillante flusso di vita. La musica aderisce perfettamente al dramma: è eloquente, tersa, definita, sapientemente guidata dalla legge della proporzione e dell’armonia; il colorito strumentale, originale e ricco di imprevisti, è sempre vivo e vero.

Il nuovo allestimento, che esalta la modernità dell’opera collocando la vicenda in un inedito spazio scenico (un anfiteatro roccioso fra le montagne) e temporale, ha debuttato al Teatro “Sociale” di Rovigo nell’ottobre scorso ed è stato accolto con favore dalla critica che ne ha sottolineato “l’impostazione registica solida, dovuta a una profonda riflessione”, evidenziando che “la passione si respira a pieni polmoni sul palco e non c’è nulla che distragga lo spettatore dall’affrontare la forza emotiva di quest’opera. Stefanutti “ne esalta la modernità e va oltre, fa di più, porta lo spettatore sul palco e sconfigge ogni reticenza con grande eleganza e verità. Qui, in questa dimensione, la musica di Bizet trova la sua sfera ideale.”
Di assoluto valore la compagnia di canto: Veronica Simeoni e Annalisa Stroppa (mezzosoprano) si alterneranno nel ruolo di Carmen mentre il personaggio di Micaela sarà affidato alle voci di soprano di Daria Masiero e Valentina Corradetti. Il tenore Calin Bratescu sarà don Josè e il baritono afro-americano Nmon Ford vestirà i panni del torero Escamillo. Saranno in scena anche Natalia Roman (Frasquita), Nadia Petrenko (Mercedes), Gabriele Nani (El Dancairo), Max Renè Cosotti (El Remendado), Gianfranco Montresor (Zuniga) e Donato Di Gioia (Moreles).

Nel golfo mistico l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta da Francesco Rosa; Coro Lirico Veneto della LI.VE. e Coro Voci Bianche “Piccoli Cantori di San Bortolo” diretti da Giorgio Mazzucato.
Venerdì 11 febbraio il sipario del Teatro Sociale si alzerà alle 20.30. Domenica 13 è prevista invece la rappresentazione pomeridiana con inizio alle 16.00.
L’opera sarà presentata in lingua originale (francese) con sovratitoli in italiano.

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