Giovedì 28 Marzo 2024

Via libera del governo agli incentivi Berlusconi: senza Fini riforme più facili

ROMA – «Un grande lavoro che necessita del concorso di tutto il governo, dei ministri, del Parlamento e delle forze sociali con cui siamo in costante collegamento e a questo proposito, data l’esperienza positiva del 2008, abbiamo deciso di riaprire il tavolo sull’economia, sarà un lavoro improbo per il ministro dell’Economia». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Dopo lo strappo di Gianfranco Fini e della sua componente dalla maggioranza sarà più facile procedere per realizzare le riforme. «Abbiamo avuto dei ritardi sulle misure per lo sviluppo -dice il Cavaliere- anche per la diaspora nella maggioranza. Noi manteniamo i numeri, che anzi stanno accrescendo voto per voto. La diaspora ci ha tolto di mezzo gli ostacoli per la riforma della giustizia e le altre riforme».

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo sugli incentivi. Lo riferiscono fonti governative che sottolineano come il testo, rispetto a quello entrato nella riunione, abbia subito «lievi modifiche».

Molte componenti del pacchetto presentato in Consiglio dei ministri, Dlgs sugli incentivi a parte, vanno ancora definite. Il disegno di legge costituzionale «deve essere ancora perfezionato», ha detto Berlusconi; il Piano Casa vede l’apertura «di un tavolo con numerosi ministri e trattandosi di un possibile decreto legge sarà necessario confrontarsi con il presidente della Repubblica», ha riferito il ministro Roberto Caderoli, spiegando che si tratta di emendamenti saltatì dalla Legge di Stabilita; l’annunciata Legge sulla Concorrenza non è stata citata in conferenza stampa. «Questa mattina – ha detto Berlusconi – abbiamo dato il via a un percorso non facile e nemmeno breve». Berlusconi ha anche annunciato «un Testo unico sulle leggi fiscali».

Romani, che si è detto «soddisfatto», ha riferito di «un impegno diretto del Governo sulla banda larga», con uno stanziamento di 100 milioni presi dai fondi Fas («con la conferma del Tesoro») per raggiungere il 50% della popolazione entro metà 2012, impegno già previsto, peraltro, dal Piano Sud. Romani ha annunciato che nel progetto sulla banda ultralarga a 100 megabit «si inserisce la Cassa depositi e prestiti sia in equity che in conto finanziamento per una leva di 8-9 miliardi». Brevissimo l’intervento di Giulio Tremonti: «Devo andare a prendere un treno», ha spiegato, aggiungendo che «la nostra agenda è dettata dall’Europa e in Europa, con tempi e metodi europei. Entro aprile dobbiamo presentare il Piano-crescita e arriveremo all’appuntamento con le carte in regole, il resto sono solo polemiche». Brunetta ha rapidamente illustrato le modifiche allo studio sull’articolo 97 della Costituzione per introdurre «merito, capacità e semplicità». Infine, Berlusconi ha sostenuto che «le lenzuolate di Bersani non hanno prodotto effetto alcuno perchè andavano non nella direzione della libertà, ma del centralismo».

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