Giovedì 18 Aprile 2024

La fine del Sindaco più “longevo”

Napoli, 3 marzo 2011 – Dieci anni da prima cittadina, da prima donna sindaco dopo essere stata anche la prima donna ministro degli Interni. Molti i passaggi essenziali dell’ attività di Rosa Russo Jervolino al governo di Napoli. Si insedia nel 2001 e, a pochi mesi dalla sua elezione, nel mese di settembre, Napoli viene travolta da un nubifragio che ne devasta interi quartieri, compreso lo stadio San Paolo. Ci vorrà un anno per tornare alla normalità. Nel frattempo l’urbanistica e la riorganizzazione del territorio urbano saranno l’aspetto più importante dell’Amministrazione Jervolino. Soprattutto il completamento del grande sistema di trasporto pubblico su ferro. La Metropolitana di Napoli è la più grande opera pubblica in corso di realizzazione in Italia. Nel novembre del 2003 Napoli si contende, insieme a Valencia, la Coppa America. Ma le infrastrutture e la rinascita in fretta e furia di Bagnoli non convinceranno gli organizzatori dell’evento. Nel 2006 si torna alle urne. Contro tutte le previsioni la Jervolino viene rieletta con il 57% delle preferenze. Ma il 2008 sarà un anno nero. La grave crisi spazzatura coinvolgerà la Campania e l’intera Amministrazione sarà travolta dallo scandalo rifiuti. Il peggio però deve ancora venire. Il 29 novembre 2008 uno degli assessori della sua giunta, Giorgio Nugnes, si toglie la vita. Dopo quattro giorni 4 assessori vengono arrestati nell’ambito dell’inchiesta Global service. La vicenda giudiziaria, che si è conclusa in primo grado con molte assoluzioni e due condanne per corruzione a Romeo e Mautone, genera dure polemiche all’interno dello stesso partito del Sindaco. In quella occasione la Jervolino rinnova in gran parte la composizione della Giunta, che ha poi subìto pochi cambiamenti negli anni successivi. Anni a venire nei quali il Pdl conquista quattro Province e la Regione. Il consiglio comunale continua a collezionare disfatte, soprattutto alla luce della seconda ondata della crisi dei rifiuti. Fino all’epilogo, il più napoletano di tutti. Dalla mattina alla sera.

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