La guerra dei Bros, sit-in e cassonetti in fiamme

Napoli, 10 novembre 2011 – Rieccoli in strada. A chiedere, anzi pretendere il rispetto di promesse elettorali. Sono i senzalavoro che invocano di essere assorbiti nei progetti del Comune di Napoli. Uno su tutti, la raccolta differenziata. E una sigla su tutte le altre: i corsisti Bros. Gli stessi che, nei giorni scorsi, hanno accerchiato il sindaco De Magistris chiedendogli conto delle sue promesse in campagna elettorale, beccandosi 10 denunce e vedendosi tacciati di essere squadristi e fascisti. In strada, a fine protesta, un vero e proprio campo di battaglia. Cassonetti rovesciati o distrutti dalle fiamme. L’epilogo di una mattinata di rabbia. L’ennesima. Tutto è cominciato poco dopo le 11 in piazza Carlo III, quando una folta delegazione di disoccupati aderenti al “Coordinamento di lotta per il lavoro”, in corteo non autorizzato, ha effettuato un primo blocco stradale. Senza troppo indugiare, alcuni facinorosi, volti coperti da sciarpe, ma anche alcune donne, hanno rovesciato in strada cassonetti, dandone alle fiamme il contenuto e bloccando il traffico veicolare. Dopo l’intervento della polizia, che ha rimosso i contenitori  e liberato la carreggiata, i manifestanti si sono spostati al corso Garibaldi, ripetendo la stessa sequenza. Qui il blocco è stato rimosso un’ora più tardi, con evidenti conseguenze per la circolazione.