Giovedì 28 Marzo 2024

Ospedali, addetti alle pulizie in rivolta

Napoli, 1 novembre 2011 – Allarme igienico sanitario in dieci ospedali napoletani. Mille addetti alla bonifica e alla sanificazione dei nosocomi incrociano le braccia contro gli stipendi in ritardo. Rischiano lo stop , tra gli altri, il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco già in ginocchio per l’emergenza barelle.

Le pulizie dell’Asl Napoli 1 sono affidate alla società Ati Kuadra. L’appalto scadrà a fine dicembre “e c’è il rischio che non venga rinnovato” dicono i lavoratori che ieri mattina hanno interrotto  per protesta le operazioni di pulitura di corsie, stanze dei degenti e ambulatori. Nei corridoi già si vedono sporcizia, resti dei pasti e materiale ospedaliero. La protesta andrà avanti a oltranza. Sarà garantita, ma ridotta al minimo, solo la pulizia delle sale operatorie e dei pronto soccorso.

Intanto nei reparti scoppia il caos. Alcuni familiari dei degenti hanno aggredito gli operatori per le condizioni preoccupanti in cui versano le stanze, mentre altri si sono dati alle pulizie “fai da te”. La protesta rischia di compromettere anche il lavoro di medici e infermieri, che oltre a fare lo slalom tra le barelle da oggi devono combattere contro germi e batteri.

Ma l’altra faccia del pericolo infezioni sono i mille dipendenti della società al servizio dell’Asl Napoli1. Rimasti senza stipendio, temono di perdere il lavoro a fine dicembre. Per evitarlo, i lavoratori ieri mattina hanno protestato sotto le finestre del consiglio regionale al Centro direzionale, ottenendo un incontro per giovedì prossimo. Per placare gli animi però servono soluzioni concrete. Secondo la società Ati Kuadra, infatti,  l’Asl ha accumulato un debito di 30 milioni. I dirigenti chiedono quindi un piano di rientro e interlocutori stabili nel valzer di poltrone e commissariamenti della Sanità.

I conti purtroppo ancora non quadrano secondo il governatore Caldoro. L’Asl Napoli 1 e quella di Salerno producono più dell’80 per cento del deficit, si deve ancora razionalizzare la spesa quindi. Per quanto riguarda il personale, invece, si spende troppo per gli straordinari. Un problema che si potrebbe risolvere con la creazione di oltre 5 mila posti di lavoro. In attesa della svolta, intanto, arriva la notizia della riapertura a inizio gennaio del cantiere dell’ospedale del mare, il mega impianto previsto a Ponticelli.

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