I giocatori del Napoli ieri erano a tavola per il pranzo quando il prefetto De Martino ha annunciato il rinvio del posticipo di serie A contro la Juventus nonostante l’agibilità dello stadio San Paolo. La decisione è arrivata dopo un vertice lampo al quale hanno partecipato anche il sindaco de Magistris e il direttore sportivo azzurro Bigon. Ed è stata motivata con ragioni di viabilità e ordine pubblico.
Ma i due club sono quasi arrivati alla rissa. Informato dello stop dalla tv, il direttore generale bianconero Marotta, che era in ritiro con la squadra all’hotel Parker ma non è stato invitato al vertice, ha insinuato che il Napoli forse ha aiutato la Prefettura a optare per il rinvio in modo da evitare il match. Anche la Lega non sapeva niente dell’incontro.
Eravamo carichi è pronti per giocare ha replicato Mazzarri. Ma i bianconeri avrebbero preferito giocare a porte chiuse, visto che non era possibile garantire la sicurezza dei 50 mila spettatori attesi allo stadio. La pioggia del pomeriggio ha spazzato via le polemiche. In serata i due club hanno raggiunto un’intesa sulla data del recupero. Con una partita in meno infatti, la Juve è scesa al quarto posto, il Napoli al sesto. Scartata l’ipotesi del 14 dicembre, si giocherà probabilmente il 29 o il 30 novembre. In mattinata arriverà la data ufficiale dopo un incontro di entrambe le dirigenze con la Lega.
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