Venerdì 19 Aprile 2024

Disco verde all’auto blindata per i pm anticamorra

Napoli, 12 dicembre 2011- I pm anticamorra di Napoli Catello Maresca e Vincenzo D’Onofrio, destinatari nelle scorse settimane di minacce di morte da parte di clan camorristici, disporranno di una vettura blindata durante la loro permanenza a Roma per motivi di servizio. All’accordo sono pervenuti nelle ultime ventiquattro le questure di Napoli e Roma, città nella quale i magistrati dovranno trattenersi una settimana per un corso di aggiornamento, e la Procura generale di Napoli. Fino ad ieri mattina a Maresca e D’Onofrio era stata negata la disponibilità di vetture blindate per garantire loro la permanenza nella capitale. La situazione si è invece sbloccata nel pomeriggio, quando ai due pm è stato comunicato che le auto, dopo averli accompagnati nella Capitale, resteranno nella loro disponibilità e saranno guidate da agenti della Questura di Roma.
La paradossale conseguenza del caso era che  le due toghe potevano rimanere in albergo senza raggiungere la sede del corso, dal momento che è loro vietato di uscire senza l’auto blindata. La vicenda si intreccia con quella della carenza di fondi per la giustizia, che nelle scorse settimane aveva suscitato sconcerto e proteste.Catello Maresca, uno dei principali artefici della recente cattura del boss Michele Zagaria, era tra i pm che il boss Giuseppe Setola, autore di stragi e omicidi, progettava di uccidere nell’ambito di un attacco alle istituzioni: lo ha rivelato il pentito Nicola Cangiano. Un altro collaboratore di giustizia ha raccontato che c’era per assassinare D’Onofrio con un bazooka lungo il tragitto che il pm compie per tornare a casa dalla Procura. “A Napoli – commenta D’Onofrio – c’é scarsa attenzione sul tema della sicurezza dei magistrati. I clan lo hanno avvertito e per questo, per la prima volta, progettano di compiere attentati”

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