Napoli, 15 dicembre 2011- “Vogliamo affidarci a Maria, Madre della misericordia, affinché la nostra richiesta di perdono per quanto non abbiamo saputo o voluto fare o che abbiamo fatto male, sia sincera e profonda”.Persieri e parole del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, durante la solenne cerimonia religiosa svoltasi nella basilica del Carmine a Napoli.La devozione per la Madonna Bruna, la Mamma d’o Carmene, è molto radicata nel nostro popolo e in questo luogo – dopo aver riflettuto sulla città dimenticata, depredata e spogliata – vogliamo implorare la misericordia di Dio anche per tutta la Diocesi affinché sia riconciliata con se stessa e i suoi abitanti, con il mondo, con Dio. “Tra queste mura, ha detto ancora Sepe- testimoni dei secoli e delle difficili vicissitudini di Napoli, chiediamo perdono, con animo contrito”. Tutta la Chiesa che è a Napoli sente il bisogno di celebrare per rendere credibile il cammino giubilare che abbiamo intrapreso e che concluderemo ufficialmente venerdì sera. Lo facciamo dopo la solenne processione penitenziale che è partita dalla parrocchia di S. Eligio Maggiore e ci ha portato in questa maestosa Basilica di S. Maria del Carmine Maggiore, scenario di alcuni dei più importanti fatti storici della nostra Napoli: l’esecuzione di Corradino di Svevia, sepolto qui; la lotta tra Angioini e Aragonesi nel XV secolo, legata alla vicenda del Crocifisso miracoloso, a cui si deve anche la salvezza della città nella peste del 1676; i momenti tumultuosi della rivolta capeggiata da Masaniello nel 1647 e della Repubblica partenopea del 1799”.
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