Napoli, 3 dicembre 2011- Sì alla moratoria: l’Italia ha 2 mesi in più di tempo per rispondere alle richieste dell’Europa in merito alla crisi dei rifiuti in Campania ed evitare così una sanzione elevatissima. A dare l’annuncio ieri è stato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il quale ha fatto sapere che Janez Potocnik, commissario europeo all’Ambiente, ha “concesso a Napoli una moratoria di 2 mesi prima di fare scattare le sanzioni Ue”. L’annuncio arriva il giorno prima della visita in città di Clini Nel settembre scorso, l’Europa aveva inviato una lettera di messa in mora al Governo italiano per la questione rifiuti in Campania, chiedendo certezza nei tempi e invitando la Campania stessa a dotarsi di discariche, a realizzare, così come previsto dal piano presentato dalle autorità italiane, i termovalorizzatori, e incrementare la differenziata. “Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti”, ha affermato Clini. Il ministro è consapevole che due mesi non sono sufficienti per costruire un inceneritore, “ove questa fosse la tecnologia risolutiva – e dubito comunque che sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti” – né “forse per allestire una discarica”. “Potocnik sa tutto questo e, infatti, l’Europa non pretende ‘la’ soluzione già realizzata, ci chiede credibilità. L’Europa merita rispetto, onestà e rigore come li meritano i napoletani”. Da Milano e Torino, dove si trova per alcuni incontri, de Magistris, che ha ribadito la sua contrarietà all’invio dell’esercito, si è detto “arrabbiatissimo” perché a Napoli “non c’é nessuna emergenza rifiuti” e le notizie apparse sui giornali “sono un danno forte d’immagine”. L’ex pm ha citato il film ‘Toto’, Peppino e la malafemmina: “Non è che i rifiuti sono come la nebbia, che c’é, ma non si vede”.
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