Giovedì 28 Marzo 2024

Rifiuti, bufera sulle navi degli sprechi

Napoli, 28 dicembre 2011 – L’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, sostiene che il progetto navi in Olanda ha una portata solo mediatica. E giù la polemica con Palazzo San Giacomo. Che ritiene il trasporto di rifiuti via mare indispensabile per uscire dall’eterna emergenza. Già, ma dove sono le navi? Chi le ha viste? Il primo natante sarebbe dovuto partire entro le festività natalizie. Ma il primo cenone è già andato. Se ne riparla, dicono dal Comune, col nuovo anno. Perché le navi alla fine partiranno, per portare la monnezza di Napoli e dintorni negli inceneritori dei Paesi Bassi. Così hanno chiesto, ottenuto e firmato il sindaco De Magistris e il suo vice Sodano. Gente contraria a smaltire rifiuti negli inceneritori, ma se gli stessi impianti sono altrove, allora si può fare. Si deve fare. Eppure l’assessore Romano insiste sulla questione squisitamente mediatica. E argomenta con dati e, soprattutto, con cifre. Perché, dice, in quelle navi ci finisce pure il rifiuto secco, quello che potrebbe essere tranquillamente smaltito nel termovalorizzatore di Acerra, con costi già in bilancio, dunque, per certi versi, gratuitamente. E non si può certo dire che l’inceneritore di Acerra sia saturo. Appena ieri la società che lo gestisce, la A2A, ha informato che l’impianto ha superato l’obiettivo annuale delle 600 mila tonnellate di rifiuti conferite, corrispondenti alla capacità nominale dell’impianto. Contestualmente sono stati immessi in rete 538 milioni di kilowattora di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di circa 200 mila famiglie, evitando così il consumo di 100 mila tonnellate di petrolio. Dunque, le linee funzionano al cento per cento. E producono pure energia. E lo fanno macinando il secco. Altra cosa, invece, è la frazione l’umido. Che invece bisogna continuare a smaltire altrove, inviandola in discariche fuori regione. Risultato, sostiene Romano, i viaggi in Olanda potrebbero essere evitati, con un risparmio per le casse del Comune, e dei contribuenti, di 2 milioni e settecento mila euro. Dalla sue, il vicesindaco Sodano ritiene che ad Acerra lo smaltimento non è gratis. Ma comunque è già in bilancio. E si ritrova contro i Verdi, che attraverso una nota, fanno sapere che “se in Olanda ci finisce la sola frazione secca, allora bisognerebbe rivolgersi alla magistratura”.

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