Venerdì 19 Aprile 2024

Altro che giovani del vivaio, il calcio italiano punta sull’usato apparentemente sicuro…

I-10-grandi-flop-del-calciomercato-2013_h_partbIl rinnovamento c’è. Non lo si vede, ma lo si sente. Perché dopo la seconda eliminazione consecutiva al primo turno di un Mondiale l’Italia del calcio a chiacchiere ha invocato a squarcia gola un rinnovamento necessario per riguadagnare qualche posizione rispetto ai maggiori campionati europei che giustamente, per qualità, strutture e protagonisti, ci precedono di gran lunga. Tante le parole spese: fra le più abusate, più che usate, quelle che invocano l’acquisto da parte dei club di giovani calciatori italiani a discapito di stranieri il cui tasso tecnico spesso se non pari è inferiore. Come detto in teoria il rinnovamento c’è. Ma come si evince da queste prime battute di calciomercato ciò che manca, come spesso accade in Italia, è il passaggio alla pratica. I top club nostrani non solo non puntano sul prodotto interno, ma si rivolgono agli attempati esuberi delle più grandi squadre mondiali trasformando la serie A in una specie di ricovero dorato per stelle che probabilmente il meglio lo hanno già dato altrove. La Juventus, che sta per chiudere con Iturbe e Morata, a breve farà altrettanto con il nazionale francese del Manchester United Evra, 33 anni. Esperienza utile per compiere un passo in avanti in Europa si direbbe. D’accordo: ma giusto per capire l’aria che tira e le differenze abissali fra noi e gli altri, lo stesso United alla Juve offrirà ponti d’oro per Vidal. Il City ed il Chelsea oltre ai ponti farebbero anche altro per portarsi a casa Pogba. Le italiane invece devono accontentarsi. La Roma è vicinissima ad Ashley Cole ed ha fatto più di un pensiero per Samuel Eto’o, 66 anni in due, profili che Mourinho non ritiene più utili per il suo Chelsea che nel frattempo ha preso Diego Costa per l’attacco e un certo Fabregas in regia. Il Milan non sfugge alla moda del vecchio pirata, aggiungendo ad una collezione abbondante – che poi fa fatica a smaltire – il 32enne Alex, svincolato dal PSG che accanto a Thigao Silva in difesa ha piazzato David Luiz, così giusto per gradire. I cugini dell’Inter hanno risposto con il coetaneo Vidic, per fare pari e patta. Si punta all’usato sicuro? Può essere. Anzi, sicuramente è così. Perché quando rinnovare e rinnovarsi spaventa è meglio trovare una soluzione più comoda e di ripiego. Le rivoluzioni tanto basta farle a parole.

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