Enerambiente, mazzette da 24mila euro al mese

Napoli, 03 marzo 2011 – Per ottenere l’affidamento in subappalto della
raccolta rifiuti e lo spazzamento in strada, bisognava versare una tangente da 24mila euro. Una somma da erogare mensilmente, imposta alle cooperative di lavoro interinale affidatarie in subappalto della gestione del servizio di raccolta rifiuti che Asìa aveva appaltato a Enerambiente. E’ un’ipotesi nell’ambito dell’inchiesta sfociata il 22 febbraio scorso in sei decreti di perquisizione eseguiti dalla Digos. Il denaro, nella ricostruzione accusatoria, doveva essere stornato dai canoni corrisposti da Enerambiente alle cooperative, su tutte la San Marco e la Davideco. Indagine che vede coinvolti, in testa, l’allora capocantiere di Enerambiente, Corrado Cigliano, indicato come uno dei
destinatari della maximazzetta, e il fratello Dario, consigliere provinciale
del Popolo della Libertà. Nella stessa inchiesta resta indagato, per
concussione, limitatamente alla presunta segnalazione di personale da assumere, Pasquale Losa, all’epoca dei fatti presidente Asìa, e assessore comunale fino alla caduta della Iervolino. Nei giorni scorsi i pm titolari del fascicolo hanno interrogato per la quarta volta in carcere Salvatore Fiorito, presidente della Davideco, coinvolto nel primo filone dell’inchiesta, quello sul sabotaggio dei mezzi nell’autoparco di Enerambiente.