Napoli,14 novembre 2011- Parte dal decreto-ruspe il pressing del Pdl campano al nuovo premier Mario Monti. Il tutto a poche ore dalle dimissioni di Silvio Berlusconi. In giornata, infatti, è stato convocato un vertice straordinario tra i parlamentari del centro destra che invocano la riapertura dei termini del condono. Il decreto ferma-ruspe è solo una parte del nutrito dossier Campania sul tavolo del nuovo governo. Sono tante le questioni in sospeso, spinose e preoccupanti, che riguardano la regione e di cui dovranno occuparsi Mario Monti e la sua squadra.La legge bloccaruspe, più volte promessa dall’ex premier Silvio Berlusconi ma sempre contrastata dalla Lega, alla fine non è arrivata. È assai probabile, a questo punto, che resti per sempre nel cassetto. Monti ha infatti già dichiarato guerra ai privilegi. E una norma del genere, per quanto serva solo ad attuare in Campania il vecchio condono di cui hanno usufruito negli anni scorsi tutte le altre regioni, sarebbe comunque percepita dall’opinione pubblica come un modo per tutelare interessi particolari. Il Pdl, o meglio una nutrita rappresentanza campana del Popolo delle libertà, sta lavorando ad un a proposta di legge o in alternativa ad un emendamento ad hoc da inserire in un decreto. Il testo affiderebbe maggiori poteri ai comuni per consentire ai sindaci di intervenire in via sussidiaria. Sono 67mila i casi, soprattutto nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, rimasti in sospeso e in attesa di una risposta efficace. Se però da Palazzo Chigi arrivasse un no, fanno sapere alcuni parlamentari del Pdl campano, allora lo scontro sarebbe inevitabile
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