Napoli, 11 novembre 2011 – Al di là del successo dell’operazione, la notizia è che si sta ricompattando la vecchia e famigerata Alleanza di Secondigliano. Quel cartello che annoverava le famiglie, e i loro gregari, dei Contini del Vasto, dei Licciardi di Secondigliano e dei Mallardo di Giugliano. All’appello manca il terzo clan. Perché l’operazione scattata nella notte ha portato le manette ai polsi di gente legata a doppio filo con i Contini e con i Licciardi, gruppi decapitati da tempo con l’arresto dei padrini. Ma che si stanno ricomponendo sotto il comando degli eredi. Il capitolo è quello della droga. Gli arresti, a tutt’ora, sono ventitré. Altrettanti i provvedimenti eseguiti dagli uomini della squadra mobile della questura, su un totale di 28 annoverati nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta dei magistrati della Procura Antimafia. In manette, tra gli altri, sono finite sei donne, ritenute personaggi apicali di un’organizzazione che trafficava droga, cocaina e marijuana per lo più, lungo un asse che partiva da Sudamerica e l’Europa e giungeva a Napoli seguendo le rotte più disparate. Nel dettaglio, dal Venezuela, la droga approdava nel capoluogo passando per la Spagna, seguendo una rotta aerea, la prima, e attraversando i confini iberici a bordo di camion e autoarticolati. Lo stesso espediente adoperato per importare la droga dall’Olanda. Nel corso del blitz, sono stati sequestrati anche due chili di marijuana.
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