E’ giallo sulla gara per l’inceneritore di Napoli est. Alle 12 di ieri, termine di scadenza per la presentazione delle domande, non si vedono offerte. Il colpo di scena arriva alle 16, quando spunta la manifestazione di interesse da un’associazione di imprese guidata da A2A, ovvero la stessa che gestisce Acerra. In attesa di chiarire se l’offerta sia valida o meno, il vicesindaco Sodano chiede alla Regione di darci un taglio sull’affare termovalorizzatore. “Dopo ben due rinvii – dice Sodano – la gara è andata deserta. Caldoro ne prenda atto”. Il vicesindaco spera che Regione e Provincia concordino nell’integrare i piani di gestione dei rifiuti, escludendo l’inceneritore a Napoli est, dove potrebbe sorgere invece un impianto di compostaggio.
Tornando alla gara, come si è detto fino alle 12 di ieri è andata deserta. Quattro ore dopo la chiusura però arriva una manifestazione di interesse. Insomma un’offerta fuori bando della A2A. Voci di corridoio spiegano che l’azienda aveva chiesto una proroga della scadenza che non è arrivata, così sarebbe partita un’offerta che contiene la parte tecnica ma non quella economico-finanziaria, che richiederebbe più tempo.
Il documento, sorretto dal fatto che la società aveva mostrato La Regione ha chiesto un parere legale sulla questione alla sua avvocatura e alla commissione europea. Qualunque sia la risposta, si prospettano problemi. A Bruxelles non piacerebbe una gara deserta. E com’è noto sull’Italia pende una sanzione di 600 mila euro al giorno finchè gli enti non si saranno adeguati all’Europa.
La contrattazione privata invece è potenzialmente più costosa per un ente pubblico. Ma anche il Comune ha da risolvere qualche questione, come la partenza a rilento della differenziata in alcune zone, l’incontro a Roma col nuovo ministro all’ambiente Cini per garantirsi i 5 milioni promessi a suo tempo dalla Prestigiacomo. E, non ultimo. l’arrivo degli olandesi che devono acquistare rifiuti napoletani.
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