Napoli, 15 dicembre 2011 – Ecco che torna a materializzarsi l’incubo per un termovalorizzatore nell’area di Napoli Est. Incubo della giunta del sindaco De Magistris, il cui no a un impianto nella zona orientale del capoluogo è stato tra i cavalli di battaglia della campagna elettorale. Dunque, sull’ipotesi di installare un inceneritore tutto napoletano si riapre la partita. Incassato il parere dell’Avvocatura dello Stato, il commissario Alberto Carotenuto ha deciso di riavviato la gara con una nuova procedura.
Dunque, da una parte il problema della localizzazione per i veti posti dal primo cittadino di Napoli, mentre resta ancora in vita l’accordo raggiunto nel 2008 tra la giunta Iervolino, la Provincia di Napoli e la Regione Campania che individuava a Napoli Est il luogo ideale per l’impianto. Non si procederà, dunque, con la trattativa privata con A2A, l’unica azienda che aveva presentato un plico, restituito immacolato, così come era stato inviato, all’impresa bresciana.
Nel contempo, da palazzo Santa Lucia si continua a verificare l’ipotesi di spostare il termovalorizzatore a Giugliano, dove già sono annunciate barricate e dove si è registrato un netto diniego da parte del sindaco Giovanni Pianese. In quel caso, sarebbe possibile bruciare le balle accatastate tra Taverna del Re e Villa Literno. E non si esclude neppure l’ipotesi di individuare nuove aree. Ma per ora si va avanti su Napoli est: la vecchia gara era andata deserta, nel nuovo bando si dà tempo fino al 30 dicembre alle imprese interessate per acquisire la documentazione già presente sul sito.
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