Napoli, 20 febbraio 2012 – Sul fronte automobilistico i napoletani fanno la figura dei tartassati: bollo auto che cresce del 10% e mette nelle condizioni molti cittadini di divenare automaticamente morosi; polizze Rca pronte a incrementarsi del massimo (arrivando al 16%); per non parlare della benzina che è la più alta d’Italia. «Non c’è tregua per gli automobilisti, dopo gli aumenti anche la beffa — afferma Nicola Marazzo, consigliere regionale di Idv —. Palazzo Santa Lucia è stato incapace di fare una semplice comunicazione per informare i cittadini dell’aumento del 10% sul bollo auto». Per questo motivo l’Italia dei Valori chiede «una riapertura dei termini per il pagamento della tassa automobilistica, al fine di consentire a tutti gli utenti di non trovarsi inadempienti, morosi e con Equitalia alle calcagne». L’aumento della tassa regionale di circolazione è stato stabilito nella Finanziaria 2012, approvata in extremis lo scorso 30 dicembre 2011, e pubblicata il mese dopo sul Burc. L’incremento sta creando evidenti disagi sia a coloro che, tempestivi nel pagamento, si vedono costretti adesso all’integrazione, sia a quanti invece si troveranno improvvisamente a pagare il nuovo balzello. Tuttavia, la Regione precisa che «la maggiore entrata derivante dall’aumento della tassa sarà utilizzata per sostenere le fasce più deboli della popolazione, essendo stati praticamente azzerati i fondi nazionali per le politiche sociali e anticrisi». Dal bollo di circolazione all’Rc auto, il passo è breve. Infatti, c’è un’ipotesi di incremento dell’aliquota massima dell’imposta sulle assicurazioni Rc auto (+3,5% oltre il 12,5% attuale, ndr) da parte della Provincia di Napoli — così come delle altre province italiane — autonome nel fissare il tetto dell’aliquota Rca entro il 16%, al fine di fare cassa con il relativo gettito fiscale.
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