Venerdì 29 Marzo 2024

Murolo, giallo sull’eredità: il testamento è falso

Un’altra mano avrebbe guidato quella del novantenne Roberto Murolo durante la stesura del suo quinto e ultimo testamento. Quel testamento che ha consegnato la fortuna di una vita a un ex governante, Maria Capuano, detta Mariella.  Un atto dichiarato oggi falso dal tribunale.

 

E’ questo l’epilogo di una vicenda che di musicale ha solo il tintinnio dei soldi. Uno dei più grandi ambasciatori della musica napoletana nel mondo, Murolo, alla sua scomparsa nel 2003 lascia cinque testamenti e un’eredità da capogiro. Proprietà, diritti d’autore, conti correnti. Soldi che mettono tutti contro tutti. E in tribunale finiscono i sei nipoti del cantautore e l’ex governante. Comincia la battaglia legale. Bisogna capire a chi spetta quella fortuna. Mentre la querelle giudiziaria va avanti, Mariella muore. Ma suo marito continuerà la battaglia per l’eredità fino ad oggi. Giorno in cui il tribunale ruba la scena ai protagonisti. La dodicesima sezione civile del tribunale di Napoli, infatti, accoglie l’istanza dei nipoti di Murolo. Secondo l’avvocato dei familiari, Alessandra Fazio, non ci sono dubbi che un’altra mano ha guidato quella dell’artista, viste le sue condizioni neurologiche  al momento della firma delle volontà. Infermità ampiamente documentata nelle carte del processo e che annulla la validità del testamento. Il giudizio proseguirà per fare chiarezza  anche su altri punti, promette l’avvocato Fazio. E sul banco dei testimoni saliranno molti personaggi famosi, amici di murolo che potranno indicarne le condizioni fiscihe e mentali. Nel mirino anche alcune proprietà svendute dal cantautore ad alcune della parti incausa. Per ora sono arrivati i sigilli all’abitazione partenopea del maestro, in via Cimarosa.

 

 

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