Scoperta la centrale degli alimenti avariati

Napoli, 14 febbraio 2012 – Conserve racchiuse in barattoli di latta del tutto privi di etichettatura. Per la gran parte arrugginiti, ammaccati, in molti casi forati. Con buona pace per principi di conservazione dei prodotti contenuti. La merce che sarebbe stata ben presto immessa sul mercato al dettaglio, magari corredata di false etichette, scoperta all’interno di un capannone nell’area del Nolano. Il titolare, manco a dirlo, non aveva alcun titolo né autorizzazione sanitaria. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria di Nola. Il magazzino delle conserve è questo opificio, al cui interno sono stati sorpresi sei lavoratori in nero, e sono stati rinvenuti diversi macchinari per staccare le etichette originali dalle confezioni, “ravvivare” il metallo, togliere la ruggine e le ammaccature, e per apporre, successivamente, una diversa etichetta con una nuova data di scadenza, fino a sei mesi oltre quella originale.
I militari della Finanza hanno sequestrato ogni barattolo contenuto: per un totale che ammonta a 260 tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione. Più nel dettaglio, sono stati sequestrati oltre 300 mila barattoli di conserva di pomodoro e alimenti vari. Generi come frutta sciroppata e legumi.
Merce che veniva ri-etichettata per essere commercializzata . I barattoli sono infatti risultati privi della scritta indelebile che identifica il luogo, l’anno e il giorno di produzione rendendo di fatto impossibile qualsiasi tipo di tracciabilità del prodotto. Sono in corso indagini finalizzate ad individuare l’origine e la destinazione dei prodotti nonché analisi chimiche e batteriologiche a cura dell’Asl per accertarne l’eventuale nocività.