Napoli, 6 luglio 2012 – Ridurre gli assessori, da 12 a 8, ridurre le deleghe da 107 a 72. Quel 72 che ricorre nelle proposte dell’ex candidato a sindaco per il Comune di Napoli Gianni Lettieri. 72 erano i punti del suo programma elettorale da cui secondo le accuse dell’ex presidente il sindaco attuale Luigi De Magistris avrebbe pescato a man bassa, dalle navi per i rifiuti alle legge speciale chiesta al Presidente della Repubblica Giorgio napoletano. A un mese dall’addio dell’ex assessore alla legalità Giuseppe Narducci e nei gironi delle voci di rimpasto a Palazzo San Giacomo, la squadra del capo dell’opposizione e Presidente dell’associazione “Fare città” tira fuori numeri e proposte, paragonando Napoli, Torino e Milano amministrate dal centro sinistra e Roma amministrata invece dal centro destra. Tra le priorità del programma di “Fare Città”, la rivalutazione del marchio città di Napoli e l’attenzione ai giovani e alle imprese vero motore di sviluppo per il capoluogo partenopeo. Ma fare opposizione nell’attuale assetto governativo di Napoli non è cosa semplice, soprattutto per la schiacciante maggioranza di cui gode il sindaco. Nonostante questo, l’ex numero uno degli industriali di Napoli non si arrende e rilancia: “Se De Magistris non terrà conto delle nostre proposte”, dice Lettieri, “il danno sarà soprattutto per i cittadini napoletani”.
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