Torre del Greco, 16 luglio 2012- Nove arresti e iI sequestro di beni per un valore di 323 milioni di euro. Sono gli sviluppi investigativi relativi alla bancarotta della società di navigazione Deiulemar di Torre del Greco (Napoli). I provvedimenti sono stati eseguiti dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, in seguito sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata.In manette sono finiti, uno dopo l’altro, i vertici della compagnia di navigazione, dichiarata fallita dai giudici della sezione fallimentare dopo lo scandalo dei bond carta-straccia. Destinatari delle ordinanze di custodia cautelare sono: i fratelli Angelo e Pasquale Della Gatta, la madre dei due, Lucia Boccia – finita agli arresti domiciliari – la sorella Micaela Della Gatta, Giuseppe Lembo – l’unico fondatore superstite dell’impero Deiulemar, agli arresti domiciliari – i suoi figli Filippo e Leonardo Lembo, la sorella Maria Lugia Lembo – arresti domiciliari per la vedova di Michele Iuliano, morto per un infarto pochi mesi fa – e la figlia di quest’ultimo, Giovanna Iuliano, finita dietro le sbarre del carcere.I reati, ipotizzati a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa aggravata ai danni dello Stato, infedele dichiarazione dei redditi, riciclaggio e raccolta abusiva del risparmio. Le misure cautelari riguardano 10 motonavi, partecipazioni societarie e beni immobili e scaturiscono dall’attività investigativa relativa alla bancarotta della compagnia armatrice.Circa 13.000 i risparmiatori danneggiati che avevano investito nelle obbligazioni della società poi dichiarata fallita. Un totale superiore ai 700 milioni di euro. Nella cittadina vesuviana, le notizie del fallimento della compagnia avevano provocato problemi di ordine pubblico. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, poi, uno dei soci fondatori anziani della Deiulemar aveva avuto un malore ed era morto.
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