Mondragone, 16 luglio 2007 – La Dda ha dato un marchio alla mozzarella della camorra: Mandara, “griffe” rinomata in fatto di latticini. Etichetta decollata – secondo il pool antimafia partenopeo – grazie ai capitati investiti dal clan La Torre di Mondragone. E’ l’ipotesi attorno alla quale ruota l’inchiesta della Procura di Napoli che questa mattina ha portato a quattro arresti, due dei quali in carcere, e sequestri per circa 100 milioni. “Nel 1983 la società è stata costituita con il denaro dei La Torre, circa 700 milioni di lire che hanno consentito ai Mandara, in difficoltà economiche, di sviluppare e far progredire l’attività anche grazie al sostegno della organizzazione”, spiega il procuratore aggiunto di Napoli Federico Cafiero de Raho, che ha coordinato le indagini della Dia diretta da Maurizio Vallone e dei carabinieri del Noe. In cella sono finite due persone: Giuseppe Mandara, di 56 anni, titolare dell’azienda, e il suo collaboratore Vincenzo Musella. Sono indagati per associazione camorristica. Altre due persone sono agli arresti domiciliari, ritenute responsabili di favoreggiamento in uno dei filoni dell’indagine, il tentativo di mettere in vendita in Toscana formaggi con il marchio Provolone del Monaco Dop ritenuto contraffatto dagli inquirenti. Il giudice ha poi emesso dieci misure interdittive e sequestrato beni del valore stimato in cento milioni di euro tra Mondragone, in provincia di Caserta, e Pistoia. Lo stabilimento di Mondragone continuerà a funzionare sotto la guida di un amministratore giudiziario.
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