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Venerdì 26 Luglio 2024

Minacciano il “pentito”, in carcere intera famiglia vicina al clan Di Gioia

Torre Annunziata, 23 luglio 2012 – Hanno minacciato di morte i genitori di un uomo reo di avere detto alle forze dell’ordine che aveva “custodito” una pistola di un affiliato al clan Di Gioia. Per questo motivo i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a carico di quattro persone: padre, madre, figlio e compagna di quest’ultimo. La storia che ha portato all’emissione del provvedimento restrittivo è cominciata con l’arresto di Leonardo Mazza, 28 anni, effettuato dai carabinieri l’11 maggio perché l’uomo era stato trovato in possesso durante una perquisizione domiciliare di una pistola semiautomatica calibro 7,65. Dopo l’arresto, davanti al sostituto procuratore della Dda di Napoli che si occupava della faccenda, Mazza aveva dichiarato di avere custodito l’arma per conto di Giuseppe Terrone, 22enne affiliato al clan Di Gioia, già detenuto per reati di camorra. Le dichiarazioni del 28enne hanno però causato la reazione dei genitori di Terrone e della sua compagna che lo scorso 23 maggio, hanno minacciato di morte i familiari di Mazza affinché convincessero quest’ultimo a ritrattare le dichiarazioni rese. Per Giuseppe Terrone e i genitori il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere mentre per la compagna – al nono mese di gravidanza – ha disposto gli arresti domiciliari.

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