Napoli, 20 settembre 2012 – Autobus gratis, bonus sulle bollette di gas luce e sulla tassa dei rifiuti. E poi, assegni di maternità, contrassegni per il parcheggio e chissà che altro ancora. Sono infatti solo alcun dei privilegi di cui godevano i falsi invalidi di Chiaia e Poggioreale oltre alla pensione di invalidità per patologie completamente fittizie, a cui talvolta si aggiungeva anche l’assegno di accompagnamento. E’ quanto emerge dall’ultimo esito di una maxi indagine che ha travolto in primis il blasonato quartiere di Chiaia e che portò nel 2010 all’arresto dell’ex consigliere di circoscrizione Salvatore Alajo, ritenuto la mente della maxi truffa di finti ciechi e pazzi del Pallonetto di Santa Lucia. Un’indagine partita nel 2009 e che si arricchisce di nuovi particolari. Questa volta non si tratta di arresti ma appunto dello sconcertante giro di privilegi celato dietro la maxi truffa. Un inchiesta che si snoda anche in un’altra zona di Napoli, Poggioreale. Lì a tessere la rete di rapporti per è direttamente la camorra in grado di creare ammortizzatori sociali grazie appunto alle false attestazioni di invalidità. Favori in un contesto di povertà e disoccupazione in grado di creare consenso e affiliazione. Tradotto, omertà per le azioni criminose del clan e voti politici in occasione delle elezioni politiche. Lo stesso Alajo fu un vero e proprio recordman durante le elezioni riuscendo ad ottenere circa 2.000 preferenze. E dalle indagini emerge che lo stesso Alajo aveva ben pensato di procurare per sé una falsa attestazione di invalidità per patologie legate e problemi neurologici, era dunque il primo a godere di benefit e privilegi. Oggi l’ultimo tassello di un’inchiesta che ha già portato ha decine di arresti, tra cui anche la moglie il padre dell’ex consigliere.
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