Pompei, 8 settembre 2012- Stavolta non si è trattato fortunatamente di una domus o di un’altra testimonianza di inestimabile valore. Il nuovo crollo che ha interessato Pompei ha riguardato una grossa trave in legno di circa 4 metri, caduta dal peristilio di Villa dei Misteri. L’elemento crollato attiene a uno degli interventi di restauro e ricostruzione di parti della villa effettuati nel corso degli anni. Su queste travi erano state collocate le tegole in terracotta che formano il tetto della struttura che come specificato dalla soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei non ha subito danni.Un crollo avvenuto nella notte, in una zona aperta al pubblico ed ora inibita ai turisti. Già da lunedi inizieranno i sopralluoghi propedeutici alla ricollocazione della trave caduta e di tutte le altre travi che sorreggono il tetto in tegole. Il crollo della trave di legno nel peristilio di Villa dei Misteri a Pompei allunga l’elenco dei cedimenti verificatisi nel corso degli ultimi anni nella zona degli Scavi archeologici. A fare in particolare rumore fu però la scoperta, all’alba del 6 novembre 2010, del crollo, sulla Via dell’Abbondanza, della Schola Armaturarum, la scuola dei gladiatori. Anche in quella circostanza il crollo, che si portò appresso un lungo strascico di polemiche, venne attribuito a infiltrazioni d’acqua e al collasso del pesante tetto in cemento armato, realizzato con il restauro del ’47. Un fatto sconcertante che colpì particolarmente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che definì il crollo nella domus dei gladiatori «una vergogna per l’Italia».
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