Napoli 5 settembre 2012- L’ultimatum scade il 15 settembre. Il problema ancora una volta i rifiuti e puntuale arriva la lettera di richiamo dalla Ue agli amministratori campani. La commissione europea è perentoria: se non inoltreremo un elenco dettagliato delle discariche che si intendono utilizzare in attesa del termovalorizzatore rischiamo una nuova infrazione.
Entro venerdi si attende risposta su tutta una serie di questioni che riguardano il periodo transitorio durante il quel saranno necessari la costruzione e l’entrata in funzione degli impianti. E quello presentato dall’Italia non sarebbe sufficiente e soprattutto estremamente vago.Nel mirino della Ue entrano le discariche possibili future che dovrebbero essere indicate dalla Provincia e i siti di compostaggio da rimettere in funzione a cura della Regione. E se per l’ampliamento degli sversatoi di Savignano e San Tammaro sono forniti dei cronoprogrammi, per tutti gli altri siti viene dato solo un calendario di massima che non consente alle autorità europee il previsto monitoraggio trimestrale.
L’Europa ci chiede di sapere dove e quando gli sversatoi entreranno in funzione. Evidentemente la Ue non sa che, vista l’impossibilità di individuare i siti, il commissario incaricato del compito, Annunziato Vardè, si è dimesso a metà giugno e al suo posto non è stato nominato ancora nessuno.
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