Napoli, 17 settembre 2012- Da una parte ambientalisti e esperti in urbanistica, dall’altra l’assessore Taglialatela ed alcuni sindaci della zona rossa. Al centro delle polemiche le modifiche al piano paesistico che ad ore approderà in consiglio regionale. Quindici norme per riformare criteri di divieto assoluto di interventi sugli immobili nell’area del Vesuvio e della penisola sorrentino-amalfitana. L’ultimo articolo sicuramente quello più controverso che introduce una deroga al divieto assoluto nei diciotto comuni della zona rossa, deroga che consente interventi di ristrutturazione senza aumenti delle volumetrie, abbattimenti con ricostruzione ma senza frazionamenti. Naturalmente deve trattarsi di immobili non abusivi né al centro di procedure di condono in corso. Altra questione la modifica dell’area da comprendere nei divieti assoluti di edificabilità, dai quali il testo di legge esclude i territori pianeggianti a ridosso della costiera come Sant’Antonio Abate, Nocera, Scafati e Angri. La legge che domani approderà in consiglio per la discussione, tra l’altro giudicata dal ministro per lo sviluppo economico Passera, una follia, fissa i criteri da seguire. Saranno pero’ i singoli comuni ad approvare i piani paesaggistici nei loro territori di competenza. Sul piede di guerra le associazioni ambientaliste pronte a tutto pur di fermare l’approvazione del provvedimento. Tra i firmatari dell’appello blocchiamo l’ultimo assalto al territorio della Campania, anche il docente universitario ed urbanista Alessandro dal Piaz che parla di testo dissennato.
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