Venerdì 29 Marzo 2024

Prefettura,firmato protocollo d’intesa per i familiari delle vittime innocenti della criminalità

Napoli, 18 ottobre 2012 – Una sorta di tavolo della solidarietà per dare vita, in un modo concreto, ad iniziative di supporto ai familiari delle vittime della criminalità. Con queste parole, il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, ha definito il documento firmato stamane nella sede dell’ufficio territoriale di governo in piazza del Plebiscito.Il protocollo d’intesa che trae origine dall’omicidio di Andrea Nollino, avvenuto a Casoria il 26 giugno scorso da parte della criminalità organizzata. Nollino è una vittima innocente della guerra tra clan. Il progetto, avviato dalla Prefettura, “per corrispondere alle impellenti necessità della famiglia ed ipotizzare ogni possibile iniziativa per il sostegno e l’indirizzo ad un’attività lavorativa di qualche componente della stessa, per garantirne il sostentamento, ha visto la costante e fattiva partecipazione di numerosi soggetti”. Tale proposta, “ha trovato ampia condivisione tra tutti i soggetti interessati” e ha permesso di delineare le linee di indirizzo da utilizzare in casi analoghi. Firmatari, alla presenza dei familiari di Nollino, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli, Anci, Questura, Carabinieri, Gdf, Inps, Direzione provinciale del Lavoro, Direzione Regionale Scolastica, Fondazione Polis, Camera di Commercio, Abi, Consiglio notarile, Ordine degli Avvocati, Fondazione Banco di Napoli, Associazione SOS Impresa, Fai, Confcommercio, Confesercenti, Banca di Credito Cooperativo, Associazione Libera, Coordinamento campano delle vittime innocenti della criminalità, Comune di Casoria e Lottomatica. Presente all’iniziativa anche Paolo Siani, fratello di Giancarlo, giornalista del Mattino, ucciso 27 anni fa, sotto casa al Vomero: “Chiedo al ministro Cancellieri”, ha detto Siani, 2di non abbassare la guardia sul caso Napoli. In questa città si continua morire senza un perché e sono tanti gli innocenti a perdere la vita come è accaduto di recente a Pasquale Romano”. Non sono mancate, stamane, anche le denunce. Come quella sollevata da Giacomo Lamberti del Comitato dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. “Non basta una firma ad un documento”, ha detto  Lamberti, “Ci voglio fatti concreti, altrimenti continueremo ad essere abbandonati”. E in tal, stamane, Lamberti pubblicamente ha denunciato il caso di Vincenzo Liguori, il meccanico ucciso a Pollena Trocchia, la cui vedova, da due circa, è ancora in attesa della pensione Inps.

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