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Venerdì 26 Luglio 2024

L’appello del pentito Diana: “Affiliati, andate via dai Casalesi”

Santa Maria Capua Vetere, 17 novembre 2012 – Rieccolo che echeggia, in una salsa non troppo nuova, ma che non può non colpire. Jatevenne, più o meno così, ma non si confonda con Eduardo. Chi lo pronuncia, oggi, è un collaboratore di giustizia, pur sempre un ex camorrista. Lui è Tammaro Diana, per anni uomo forte e influente dei Casalesi. Da “gola profonda”, Diana lancia il suo appello ad “allontanarsi dalla camorra”. Un invito manifestato durante l’udienza del processo in corso alla prima sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico dell’avvocato casertano Michele Santonastaso.

Diana è stato ascoltato su richiesta del pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro. “Invito tutti ad allontanarsi dai Casalesi, queste persone sono come i carboni: se ti avvicini quando sono spenti ti tingono, se sono accesi ti incendiano”, parole quasi poetiche, quelle del collaboratore di giustizia. Tammaro Diana Diana ha poi passato al setaccio il suo curriculum criminale, un excursus non da poco. Ed ha ripercorso le tappe della sua carriera nel clan Bidognetti. “All’età di 24-25 anni sono entrato nel clan spinto dalla tipica arroganza giovanile”, ha raccontato. “Mio padre gestiva una catena di supermercati a Villa Literno e la cosca ha tentato più volte di incendiare i negozi; all’inizio avevamo anche denunciato le estorsioni, poi ci siamo sentiti abbandonati perché avevamo perso la protezione da parte dello Stato, quindi io mi avvicinai ai Bidognetti. Anche per questo i Tavoletta, che agli inizi del 2000 erano in guerra con i Bidognetti, mi volevano morto”. Quindi l’accusa all’avvocato casertano. “Quando Luigi Guida divenne reggente del clan – ha raccontato Diana – io e la mia famiglia stavamo cercando di aprire il centro Giolì a Castelvolturno (sequestrato dalla Dda nel luglio 2011) e Guida mi disse che gli dovevo un negozio da far gestire a un suo parente. Risposi che la richiesta era troppo esosa ma a quel punto preferii versare del denaro. Ricordo che Guida mi disse poi di portare una rata all’avvocato Santonastaso che stava curando la difesa di Massimo Iovine”. In calce, il suo appello agli affiliati: “Allontanatevi dalla camorra, andate via dai Casalesi”.

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