Giovedì 25 Aprile 2024

Scampia, gli slogan anti-Gomorra 2 si spostano in centro

 

Napoli, 18 gennaio 2013 – Nella bagarre, la camorra sembra dimenticata. L’attenzione è la fiction, è l’immagine sporca che le telecamere possono trasmettere del quartiere, della città, di un popolo. E il nemico, tutt’ad un tratto, sembra essere diventato l’uomo simbolo dell’anticamorra: Roberto Saviano. E’ proprio allo scrittore che è rivolto il messaggio: “Scampia non ha bisogno di fiction. Gomorra 2 non la vogliamo”. Una frase che ricalca la polemica di questi giorni sul “no” opposto dalla Ottava Municipalità alla produzione che avrebbe voluto girare tra le vie di Scampia alcune scene della fiction ispirata al romanzo di  Saviano. Il messaggio, nero su bianco, compare sui manifesti affissi in diversi punti di Napoli su iniziativa di Alfredo Giacometti, pubblicitario, impegnato in diverse attività sociali. “Chi specula su Napoli è il colpevole di tutto, Scampia ha bisogno di tutto”, sono gli altri slogan che prendono una posizione ben precisa sulla polemica legata alla fiction da realizzare a Scampia. Giacometti, presidente tra l’altro del movimento “Il lavoratore italiano”,  è lo stessa persona che, la settimana scorsa espose lo striscione “Scampiamoci da Saviano” nel corso di un’assemblea indetta dall’Ottava Municipalità. “Rivendico con soddisfazione quel gesto”, informa oggi lo stesso Giacometti, secondo il quale “Scampia è abitata soprattutto da onesti lavoratori, vedovi da sempre della presenza delle istituzioni e oggi in maggioranza disoccupati che scontano le colpe di una classe polotica inetta, incapace e disonesta che ha ridotto Napoli, nell’immaginario collettivo, a capitale della malavita mondiale”. In difesa di Saviano si sono schierati gli scrittori Maurizio Braucci e Maurizio De Giovanni, il regista Mario Gelardi e l’attore Ivan Castiglione. Per il prete anticamorra don Aniello Manganiello, si tratta di “manifesti inaccettabili”. “Per l’ennesima volta – afferma l’ex parroco del rione Don Guanella – si sta perdendo un’occasione per realizzare qualcosa di positivo a Scampia assumendo posizioni talebane e oltranziste”. Nel frattempo, il copione della serie tv ribattezzata “Gomorra 2” sarà modificato. “Inseriremo tre nuovi personaggi nella sceneggiatura della fiction, figure positive che rappresenteranno l’altra Scampia, quella che si oppone ogni giorno alla camorra”, ha fatto sapere Gianluca Arcopinto della Cattleya film, organizzatore generale della produzione della fiction. Una maniera, per gettare acqua sul fuoco delle polemiche. Magari per ricordare a tutti che il problema non è la fiction, non è Saviano. Né è di ordine politico. Il problema continua a chiamarsi camorra. Peccato che l’ultima bagarre i boss neppure li sfiora.

(giuseppe porzio)

 

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