Venerdì 19 Aprile 2024

Crollo Riviera di Chiaia: allarmi e denunce inascoltate

Napoli, 5 Marzio 2013- Qualche santo ci ha messo la mano  sussurravano ieri i vigili del fuoco dopo aver avuto la certezza che nessuno era rimasto sepolto dalle macerie dell’ala crollata del palazzo della Riviera di Chiaia a Napoli. Praticamente sbriciolati piano terra, primo e secondo piano. Una scena raccapricciante agli occhi dei soccorritori.  Per ore si era tenuto il peggio ma per una serie di circostanze fortuite e la prontezza di qualcuno nessuno è rimasto sotto i detriti. Le persone presenti nell’edificio sono riuscite tutte a mettersi in salvo prima del cedimento avvenuto alle dieci di ieri mattina in prossimità di un cantiere della linea 6 della metropolitana. E proprio nel cantiere della metro a circa 35 metri di profondità i tecnici a lavoro si erano resi conto che qualcosa stava per accedere, dall’alto tracimavano infatti acqua e fango. E a dare l’allarme è stato proprio un dirigente dell’Ansaldo che è salito in superficie per avvertire le persone preseti nello stabile che qualcosa di grave stava per accadere. Poi il boato ed il crollo che solo per una caso fortuito non ha fatto vittime; scampati miracolosamente ad una probabile morte anche due agenti della polizia municipale che allertata per verificare la fuoriuscita d’acqua erano appena scesi dalla vettura quando questa è stata travolta dai detriti che hanno raggiunto anche un autobus di linea fortunatamente senza passeggeri. La procura ha aperto un’inchiesta ma la causa di quanto accaduto ieri accertata anche dai vigili del fuoco. Il crollo sarebbe stato causato da un’infiltrazione d’acqua proveniente da una falda acquifera naturale presente in zona. L’acqua avrebbe provocato una cavità sotto il palazzo provocandone il cedimento. Ma da tempo nella zona i residenti lamentavano strani scricchiolii e lesioni agli edifici. Insomma una tragedia annunciata secondo gli esperti come il professore Riccardo Caniparoli, docente di valutazione di impatto ambientale, che aveva denunciato il pericolo della costruzione della linea 6 della metropolitana. Secondo Caniparoli durante i lavori della linea 6 è stata costruita una galleria a 38 metri sotto. Il dissesto avrebbe provocato la risalita della falda artesiana. Un’acqua particolarmente corrosiva che ha bucato i livelli impermeabili del suolo minando le fondamenta del fabbricato.

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