Napoli, 9 settembre 2013 – Per molti, oramai, se evento ci sarà, non potrà che essere paragonato a null’altro che a una festa di popolo, qualcosa di simile a una celebrazione di piazza. Come accade per la festività di un patrono di paese. Eppure il Forum delle Culture dovrebbe, il condizionale è d’obbligo fino alla fine, rilanciare l’immagine di Napoli e della sua cultura in Europa e oltre. Come piace definirlo al sindaco De Magistris. Sarà, ma nel frattempo alla data del 24 settembre, ovvero dell’inaugurazione del Forum, manca molto poco. E in settimana è prevista la firma delle firme. Ovvero, quella che siglerà la convenzione tra Palazzo San Giacomo e la fondazione Forum. Firma necessaria per individuare formalmente il soggetto attuatore, ovvero la fondazione stessa, che è poi quella incaricata della gestione diretta dell’evento. Solo allora si potrà procedere alla nomina di un direttore artistico, il cui nome è tutto un mistero, ora che Andres Neumann, superconsulente dell’assessore alla Cultura Nino Daniele ha detto no, dopo che De Magistris jr, travolto da un inevitabile polverone di polemiche, ha declinato. Restano le distanze tra Comune e Regione Campania. E ancora si ode l’eco delle parole del governatore Caldoro, secondo il quale, con queste risorse e con una programmazione ancora inesistente, non potrà mai essere come le passate edizioni e che forse, provocazione o meno, sarebbe meglio cambiargli addirittura il nome. Dalla fondazione, intanto, è stata palesata la necessità di ripartire ruoli e competenze con Palazzo San Giacomo, così che ritardi, disagi e eventuali disfunzioni non ricadano tutti sul groppone del commissario Alessandro Puca. Non si esclude, stando così le cose, che si registreranno in settimana ulteriori fumate nere. Mentre c’è chi ne chiede addirittura il rinvio. Come l’ex bassoliniano di ferro Andrea Cozzolino, vice capo delegazione Pd al Parlamento europeo, secondo il quale con queste premesse più che rilanciarne l’immagine, si rischia seriamente di danneggiare il volto di Napoli. “Così sarà nulla più che una festa paesana – dice Cozzolino – sarebbe meglio allora – chiosa l’europarlamentare – programmare, d’intesa con Barcellona, lo slittamento di un anno, così da far coincidere il Forum con la presidenza di turno italiala del semestre europeo”. E c’è chi tira in ballo il grande ex mentore del Forum a Napoli. Su Facebook, l’ex consigliere comunale Raffaele Ambrosino chiede all’ex assessore Nicola Oddati se il Forum lo avrebbe fatto con le attuali cifre stanziate. La risposta non mostra contenuti polemici. Oddati parte dalla precisazione che “per l’evento erano previsti complessivamente 25 milioni, molti dei quali destinati a rientrare (gestione attività di ristorazione , sponsorizzazioni, sbigliettamento etc.). Il format dell’evento – scrive l’ex delegato alla Cultura – è chiaro, gran parte del programma era abbozzato”. Infine, una mano tesa: “Il mio invito – chiude il suo post Oddati – è a dare una mano al sindaco e all’assessore Daniele a realizzare un Grande Forum”.
(giuseppe porzio)
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