Stop agli stir di Tufino, Giugliano e Caivano e ancora una volta si rischia il collasso nella continua emergenza rifiuti. Il blocco degli impianti è dovuto ad uno sciopero proclamato dai dipendenti della Sapna, la società che si occupa dell’smaltimento dei rifiuti per conto della Provincia di Napoli. Per adesso i sindacati annunciano un fermo di 24 ore ma con ogni probabilità il blocco degli impianti sarà molto più lungo con la solita conseguenza: rifiuti non raccolti e ammassati sui marciapiedi, specie in periferia. Scene di ordinaria emergenza insomma che da qualche tempo però si era riuscito ad evitare. A scatenare la mobilitazione il rischio stipendi, come spiega il numero uno della Sapna Enrico Angelone: “Finora la Provincia ha coperto le insolvenze dei comuni”, specifica Angelone, “con il versamento di 19 milioni di euro con cui siamo riusciti a coprire gli stipendi di settembre e ottobre per i nostri 160 dipendenti. Ma adesso anche le casse dell’ente di Piazza Matteotti sono quasi vuote, scatta l’allarme”. Ad essere debitori sono tutti i comuni della provincia di Napoli compreso Palazzo San Giacomo che deve all’ente provinciale circa 96 milioni di euro. Lo stesso sindaco di Napoli Luigi De Magistris durante un incontro urgente in prefettura aveva assicurato al più presto il versamento dei corrispettivi alla provincia. Una promessa però ancora non mantenuta. E così il sistema rischia di saltare. I comuni morosi per adesso non pagano e nemmeno la Regione Campania è chiara sulla questione. In pratica la legge elaborata da Palazzo Santa Lucia non prevede una vera e propria copertura finanziaria delle cifre per la Sapna e per ora è tutto fermo, a partire dal lavoro dei dipendenti.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL