Venerdì 29 Marzo 2024

Troppa felicità

Troppa felicità di Alice Munro edizioni Eiunaudi

La grande scrittrice canadese di racconti torna in libreria con una nuova raccolta che tende al noir, al giallo, al gotico, con omicidi, suicidi, tradimenti e una vasta gamma di crudeltà dell’animo. L’autrice analizza con uno stile freddo e chirurgico le emozioni dei suoi personaggi di sempre, soprattutto donne, soprattutto, madri, amanti, figlie e mogli che incarnano un istinto potente di vita, e ribellione contro i compromessi e le convenzioni della società. Lo sfondo su cui si dipanano le loro vicende quello di una esemplare normalità a cui basta che si crei qualche piccola crepa per far franare tutto e rivelare l’inarrestabile banalità del male. Il fatto scatenante che provoca quelle piccole crepe è quella presa di coscienza che molto spesso raggiunge i personaggi in maniera involontaria, a volte casuale, a volte dopo lunghi anni vissuti senza vedere mai la verità o ignorandola. La vita di ogni personaggio cela un segreto, un angoscia, un seme di quel dolore che alla fine germoglia e porta alla luce la verità. La misura del racconto è perfetta per raccontare le trame di queste storie segnate da un meccanismo che è una sorta di destino a cui i protagonisti non possono sottrarsi. Le parole sono quasi lesinate, non c’è spazio per la libertà delle ,lunghe descrizioni da romanzo. Qui tutto è deciso, parcellizzato. Tutte le scelte sono obbligate. Ma è l’autrice stessa che, attraverso il personaggio di della giovane Christie O’Dell, ironizza, o giustifica, la sua riluttanza a dedicarsi al romanzo. < Le narrazioni brei fanno apparire l’autore come qualcuno che sta solo appeso ai cancelli della letteratura con la L maiuscola, anziché averli saldamente varcati>.
Il mondo della Munro è il Canada, come il Piemonte era il mondo di Cesare Pavese e Vienna era il mondo Schnitzler e Parigi il mondo Balzac e questo testimonia una verità eterna della letteratura, sia quella dei romanzi che quella dei racconti: in ogni microcosmo, anzi proprio quando si va a fondo in un microcosmo, si arriva a essere universali, a raccontare storie e caratteri e sentimenti umani che sono eguali dappertutto.

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